giovedì 23 agosto 2012



Vorrei che ti potessi risvegliare così, con questa fantasia che ha illuminato il mio inizio di giornata, e mi ha riportato a te con un sorriso malizioso.

Ti ho immaginata risvegliarti accaldata e piena di pensieri che roteano nella tua testa, arrovellata come i tuoi capelli ricci e corvini, inestricabili.

Ti allunghi fino al bordo del letto, ti togli solo le minuscole mutandine che indossi e immagini che io, inginocchiato, conficchi il mio viso tra le tue cosce ... poi le stringi, per riscaldarmi col calore rovente che hai lì in mezzo, accumulato durante la notte, un delirio di pensieri dietro l'altro.

Desidero che tu mi faccia perdere i sensi, tappandomi le orecchie con tutta la forza che hai, mentre il naso soffoca tra le tue gocce di lavico piacere ... sì, te ne prego, fotografa la mia schiena e il mio culo, nello specchio dietro di noi, col tefonino, la mia testa che quasi sta uscendo da te, i tuoi seni turgidi che mi sfiorano i capelli, le tue mani che scivolano dalla nuca in giù, lente, senza fretta. Poi spediscimi quella foto, ma soprattutto le tue parole, un pensiero che dovrà intrigarmi per tutta la giornata.

Sembra un parto, questo mio ritorno alla vita mentre emergo dal tuo liquido amniotico. Entro ed esco da te, senza pause, senza vergogna. Lavato ad ogni respiro.

Sono qui, ai tuoi piedi. Guardami. Mentre ti inarchi e rantoli, senza più lasciarmi andare.

Ho voglia di Donna, aperta, slabbrata, madida di umori. Apriti per me, infilati fino in fondo una, due, tre dita, fammi percepire il suono della carne che naviga tra i flutti del tuo piacere, sciabordio che procede ad onde, calma e tempesta.
Non ha mai avuto timore nel mostrarmi come raggiungi il tuo piacere, con le mani e con le mie voglie.  Assaggiati, drena quegli umori fino alle tue labbra secche, e poi baciami. Senza ritegno. Baciami. Sorridi maliziosa, lo sai quanto mi piace il tuo sguardo da bambina un po' puttana.

Di cosa sai? Intingimi le palpebre, ho caldo e ho voglia di portare il tuo odore con me, oggi, per tutto il giorno. Disegna una parola sul mio petto ...

Come potresti addormentarti di nuovo, adesso, con queste mie voglie, mentre io esco di casa con te? Con te addosso, attorno, dentro?

Voglio odorare di te. E tu dimmi di cosa odorerai per me, oggi.

Fallo. In qualche modo.

Inventati il mio prossimo orgasmo.

Fammi immaginare il nostro incontro serale. Per cogliere di nuovo, tra le tue cosce nivee, tese sui tacchi altissimi, quel sapore che hai preparato per me, senza intimo. Passo dopo passo. Nella tua giornata.

Per me.

Per non farti più dimenticare.

Eclissi

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